Parlando di Onofrio . . . e non solo.

In attesa del 2 di agosto, abbiamo ripreso quest’anno, una consuetudine che, prima della pandemia, avevamo più volte proposto. Abbiamo voluto, la sera della vigilia, ricordare Onofrio anche a S. Alessio Siculo dove ha abitato con la sua famiglia e dove tutt’ora vivono le due sorelle Maria e Concetta. Approfittando della presenza di Pino Fazio, uno degli Ospiti per la serata del Premio, ma soprattutto con la Presenza di Mariapia Crisafulli, autrice della Tesi di Laurea sulla strage di Bologna e la morte di Onofrio Zappalà, credo che siamo riusciti a dare ampio spazio alla Memoria nel ricordo di uno degli eventi più tristi e dolorosi della nostra storia. A completare gli interventi diretti una testimonianza a ruota libera di Maria Zappalà, sorella di Onofrio, che, apertasi come non mai, ha disegnato un quadro reale e sconvolgente dei momenti che hanno preceduto e seguito la morte del fratello. 
Forte, decisa e a tratti commovente, la testimonianza di Mariapia Crisafulli che, parlando della sua Tesi, ha trattato i vari aspetti con assoluta convinzione e determinazione. Ci piace ricordare che Mariapia nel 2015, come maturanda del Liceo Classico di S. Teresa di Riva, vince una nostra Borsa di Studio e proprio circa l’anno dopo decide di dedicare quella che sarà la sua Tesi di Laurea alla strage di Bologna e ad Onofrio. Credo sia inutile sottolineare come tutto ciò, per noi, possa essere motivo di grande orgoglio, facendoci sentire in buona parte gli ispiratori responsabili di tale decisione.
L’intervento di Pino Fazio, un padre che ha dovuto vivere l’uccisione sotto casa del figlio Michele, nei vicoli della Bari vecchia, per uno scambio di persona, ha sottolineato e denunciato come le conseguenze di presenze malavitose condizionano non solo la vita esterna ma anche la vita interna e personale di intere famiglie che, anche non volendo, si trovano al centro di eventi a loro totalmente estranei. Forte la similitudine tra Pino Fazio e papà Ilario Zappalà se non altro per aver vissuto entrambi, anche se in modi e forme diverse, la tragica perdita di un figlio in maniera del tutto casuale ed inconcepibile.
Per quanto ci riguarda, siamo soddisfatti di una serata che, ancora una volta, ci da la conferma che fare Memoria sia la strada giusta per non dimenticare e soprattutto per far conoscere una parte di storia del nostro passato che spesso si tende a sottovalutare se non addirittura ad accantonare non accettando e respingendo le stesse verità accertate.
Per la serata porgiamo i nostri ringraziamenti all’Amministrazione Comunale di S. Alessio Siculo che ci ha dato questa opportunità ed a quanti, seguendoci, hanno apprezzato la nostra presenza ed il nostro impegno.